Cosa c’è di meglio di una bella camera in un lussuoso hotel, magari a cinque stelle? Arredamento di classe, raffinato, letto king size, lenzuola pulite e profumate.
Quello che può sembrare un l’inizio di una splendida vacanza potrebbe anche rivelarsi l’inizio di un fastidioso problema, se il letto della nostra camera nasconde uno sgradito ospite, la
cimice da letto (Cimex lectularius), un piccolo insetto ematofago dell’ordine dei Rincoti, che si nutre del sangue di umani e piccoli animali e che predilige come nascondigli letti o divani.
Se ci toccherà dividere il letto con
la cimice da letto, è probabile che la mattina dopo ci sveglieremo con un pruriginoso eritema molto fastidioso, che non ci lascerà per alcuni giorni e che ci costringerà, nei casi più fastidiosi, a ricorrere a medicinali antistaminici o cortisonici per attenuare il fastidio dell’eritema.
La
cimice da letto sembrava ormai un problema superato, e legato alle condizioni di scarsa igiene e pulizia delle case del secolo scorso, ma una sorta di infestazione si è ripresentata da alcuni anni a questa parte, probabilmente a causa di un depotenziamento degli insetticidi utilizzati e dall’aumento della mobilità umana: l’uomo moderno che si sposta da un continente all’altro è spesso il mezzo di trasporto preferito dalla
cimice da letto.
Soprattutto New York, con le sua case e i suoi hotel, sembra essere diventato uno dei luoghi preferiti dalla
cimice da letto: segnalazioni di
infestazioni di questo insetto si sono susseguite nel corso degli ultimi dieci anni e si tratta di un problema ancora molto attivo.
Ma cosa succede se una di queste antipatiche cimici da letto decide di utilizzare proprio noi, i nostri vestiti o i nostri bagagli come mezzi di trasporto e trova la sua nuova dimora nella nostra casa?
In primo luogo è necessario riconoscerle: la
cimice del letto è lunga da 5 a 7 millimetri, di un colorito bruno tendente quasi al rosso.
È molto improbabile riuscire a vedere la
cimice da letto in movimento di giorno, si tratta di un parassita notturno che durante le ore di luce rimane rintanato nei materassi, nelle testiere del letto, nelle piccole crepe nei muri, sotto la tappezzeria staccata, dietro a battiscopa e quadri.
Molto più probabile però è rendersi conto dell’infestazione grazie agli escrementi che la
cimice da letto rilascia durante la caccia notturna, e che si presentano sotto forma di piccole macchie scure su lenzuoli, cuscini e a volte anche le pareti.
A questo si aggiunge un odore acre e pungente, causato dalle secrezioni delle ghiandole della
cimice da letto, che si può percepire in caso di un’infestazione di grandi dimensioni.
In caso di
infestazioni limitate della cimice da letto può essere sufficiente effettuare un lavaggio completo di tutti i tessuti in cui si sospetta l’insetto possa annidarsi (materasso, coperte, cuscini, divani, vestiti), ma, in caso di
infestazioni più estese diventa necessaria una
disinfestazione professionale, per liberarsi una volta per tutte da questo fastidioso ospite.